Un progetto che trasforma la stazione da semplice infrastruttura di transito in un luogo urbano vitale, dove una mobilità efficiente e razionale si intreccia con il ruolo di nuova centralità metropolitana.
Il progetto si pone come obiettivo la riqualificazione dell’area della stazione di Mestre e del suo intorno
urbano, adottando un approccio progettuale capace di integrare, a seconda dei casi, il recupero, la
trasformazione o la sostituzione degli elementi esistenti. L’intervento si inserisce nella logica di uno
sviluppo urbano sostenibile, privilegiando criteri di equilibrio ecologico e di fattibilità economica.
Un’attenta valutazione critica delle preesistenze ha fornito le coordinate per definire modalità d’intervento
fondate sul riuso e sulla valorizzazione della città esistente. Le trasformazioni già in atto vengono così
assunte come parte integrante della proposta progettuale, integrate ove necessario per favorire una lettura
unitaria dell’insieme e rafforzare il dialogo tra preesistenze e nuovo intervento.
L’edificio della stazione, con i suoi percorsi lineari ed i patii alberati a quote diverse, con i suoi servizi e la varietà di luoghi dalle qualità spaziali differenti, risponde alle numerose esigenze di polo di scambio attivo, fa coesistere ritmi diversi di fruizione, legati ai flussi di transito interni ed esterni, alla velocità dello scambio ferroviario, ora all’uso dei luoghi di sosta e relax come i giardini, i negozi, il ristorante panoramico.
L’edificio della nuova stazione e delle sue adiacenze si configura come fulcro per il rilancio turistico-economico di Mestre. Un parallelepipedo orizzontale, la cui linearità è interrotta da patii alberati, che a quote diverse, rompono il volume in corrispondenza di assi viari principali di collegamento con il centro storico ed il sottopasso che congiunge a Marghera. Il percorso interno, scandito da doppie altezze è animato dalla luce filtrata proveniente dal sistema di foratura dei pannelli di rivestimento, che conferiscono una sensazione di dinamicità.
L’area vicina dell’ex scalo merci viene inglobata in un grande parco, estensione del Piraghetto, ove il tracciato dei vecchi binari genera il sistema dei percorsi pedonali e ciclabili che, correndo a fianco agli edifici delle residenze, disegnano ampi spazi alberati.