La nuova biblioteca non è solo un luogo di conoscenza, ma un simbolo di come l'architettura possa scrivere il futuro di una città, intrecciando spazio, luce e cultura.
La nuova biblioteca conferisce a Varna un'identità contemporanea e dinamica, ridefinendo lo skyline della città. Il concetto progettuale si ispira all'immagine delle pagine di un libro, che vengono rielaborate nell'edificio attraverso l'involucro esterno composto da schermi orizzontali, a richiamare le pieghe della carta.
Il volume dell'edificio si integra con armonia nel contesto urbano, rispondendo con sensibilità alla scala degli edifici circostanti. La forma distintiva della facciata e del corpo dell’edificio definisce un nuovo polo urbano, divenendo un simbolo di modernità e cultura, capace di segnare un'innovativa frontiera visiva e concettuale nel paesaggio cittadino.
Il piano terra si ritira rispetto alla linea di facciata, creando una piazza che funge da punto di connessione tra la biblioteca e l’edificio comunale adiacente. L’ingresso principale, caratterizzato da un portico lineare a doppia altezza, si affaccia lungo il viale Osmi Primorsky Polk, conferendo all’edificio una forte presenza urbana.
I piani terra e primo sono dedicati alla programmazione pubblica e si collegano visivamente e spazialmente attraverso un atrio a doppia altezza. Il vuoto centrale, che attraversa verticalmente l'edificio, consente una connessione visiva tra tutte le aree di lettura, favorendo una fruizione fluida e dinamica degli spazi.
Le aree di lettura sono disposte lungo la facciata principale, offrendo una vista privilegiata sul paesaggio e sul mare. Questi spazi sono, al contempo, collegati visivamente con il grande vuoto interno, che diventa il cuore pulsante della biblioteca, un luogo di incontro e di interazione tra gli utenti e il contesto architettonico.